Nei tuoi occhi
ballata cubana per tamburi e magia

Perché leggere Nei tuoi occhi?

Questo romanzo è un cuore pulsante dove il mondo della musica e della cultura cubana si fondono con emozioni universali come amore, identità e resistenza. È un'esperienza cadenzata dai ritmi intensi della rumba, nei simbolismi profondi della tradizione religiosa afrocubana e nelle sfide di chi lotta per adattarsi ai cambiamenti del mondo. Colilla, il protagonista, è un uomo in bilico che avanza sul confine sottile tra tradizione e trasformazione; un rumbero che custodisce qualcosa di più grande di sé e, allo stesso tempo, ne è prigioniero. La sua storia ci interroga: quanto possiamo cambiare senza perderci? Quanto possiamo restare senza spegnerci? Ci parla di identità, di appartenenza, di quel bisogno di ancorarsi a qualcosa mentre tutto si muove. Ogni scelta che fa Colilla è un’eco della nostra stessa lotta interiore. Nei tuoi occhi non è solo un racconto: è una domanda che attende risposta. Sei pronto a guardare oltre ciò che conosci? A scoprire cosa significa restare, cambiare, e ritrovarsi?

 
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Ottantanove giorni

Ottantanove giorni è un attraversamento intimo, un viaggio tra memoria e dolore, dove le parole cercano un senso tra l’assenza e la resistenza, tra il tempo che strappa via e quello che trasforma. Un memoir scritto con l’urgenza di chi non può fare altrimenti, dando voce a un’esperienza che appartiene a tutti: il distacco, la perdita, l’amore di chi resta. Il diario si sviluppa tra momenti di realtà cruda e scivolamenti poetici, dove il silenzio dell’ospedale e il fragore dei ricordi dialogano tra loro. È la vitalità di Annamaria, la madre dell’autore, a emergere dalla narrazione fotografica e da quella che le ridà la voce perduta. Non c’è redenzione in queste pagine, né consolazione facile. C’è piuttosto la vita che si aggrappa a sè stessa, la memoria che diventa respiro nell’eco di chi c’era e ancora, in qualche modo, resta. Ottantanove giorni è una riflessione da portare con sé, un’esperienza che ti accompagnerà anche dopo l’ultima pagina.

 
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Provincialismi

Perché leggere Provincialismi?

Perché la provincia non è solo un luogo geografico, ma una condizione dell’anima. Provincialismi non si limita a raccontare storie di paese: le attraversa, le scava e illumina nei dettagli minimi, dove si nasconde l’universalità. Valerio Perla scrive con affetto e lucidità, con ironia e poesia, trasformando il quotidiano in narrazione, la routine in materia viva con tratti di irresistibile comicità. Questo libro non è nostalgia, né celebrazione. È osservazione acuta, è ascolto profondo. È la capacità di restituire alla provincia la sua complessità: chi ci resta e chi scappa, chi la ama e chi la odia, chi la porta dentro anche quando crede di essersene liberato. Se pensi che la letteratura debba svelare il senso delle cose invisibili, se credi che le storie più vere siano quelle che sanno trasformare il piccolo nel grande, Provincialismi è un libro che vale la pena leggere. Perché la provincia non è mai solo tale, ma un frammento di mondo, e quindi anche di noi.

 
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Venti Confusi

Perché leggere Venti Confusi?

Perché non è un libro che racconta, ma un libro che attraversa. Venti Confusi è un viaggio nella memoria, nel tempo che sfugge e ritorna, nel caos del pensiero che si intreccia con il ritmo delle emozioni. Non ha una direzione unica, non cerca certezze: è frammento, intuizione, vento che scompiglia e riordina, che porta con sé qualcosa e lascia indietro qualcos’altro. È scritto con una lingua che non vuole imbrigliare, ma suggerire, evocare, aprire spazi di riflessione. Non impone un senso, lo lascia emergere tra le righe, nelle pause, nei vuoti che parlano quanto le parole.

 
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